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Cardio Wellness Test – Calcolo del Rischio Cardiovascolare

Cos’è e a cosa serve?

kit test rischio cardiovascolareIl Cardio Wellness Test (C.W.T.) è un indicatore di benessere del sistema cardiovascolare, e consiste nella valutazione di una serie di parametri di rischio cardiovascolare, fra i quali: LDL Ossidate, Colesterolo totale, Colesterolo HDL, Colesterolo LDL, Trigliceridi, Proteina C reattiva, Acidi grassi di membrana.

Serve a valutare il rischio cardiovascolare, e fornisce dati indispensabili per capire se il tuo stile di vita e le tue abitudini (alimentari e non) ti mettono a rischio di contrarre patologie come ipertensione, angina, ictus, scompensi cardiaci. In questo modo potrai capire cosa fare per prevenire l’insorgere di patologie cardiovascolari. In particolare, oltre a riportare i valori dei singoli parametri, il test esprime un dato di valutazione chiamato indice di rischio cardiovascolare assoluto, espresso in percentuale di possibilità di ammalarsi di un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto o ictus) nei successivi dieci anni.

Chi dovrebbe fare il Test Rischio Cardiovascolare?

locandina test rischio cardiovascolareTi consigliamo questo test se:

  • Hai in famiglia persone che hanno avuto un evento cardiovascolare maggiore e vuoi valutare la tua possibilità di svilupparlo;
  • Sei  sovrappeso e hai uno scorretto regime alimentare;
  • Sei uno sportivo, e vuoi avere informazioni sul tuo stato di salute cardiovascolare;
  • Fai un tipo di vita molto stressante, con poco tempo libero e poche possibilità di prenderti cura della tua salute;
  • Fumi molte sigarette, fai uso di alcol o caffè.

Come e dove eseguire il test?

Il test viene effettuato mediante analisi su un campione di sangue, e può essere richiesto nei Centri Medici, nei Laboratori di analisi, nelle Farmacie e nelle Medical Spa che propongono i servizi di diagnostica NatrixLab e presso il punto prelievi diretto NatrixLab di Reggio Emilia.
Preparazione all’esame: digiuno nelle precedenti 8 ore.

…e una volta fatto il test?

pieghevole test rischio cardiovascolareNel caso il test abbia rilevato un indice elevato di rischio cardiovascolare, rivolgiti al tuo medico per avere consigli mirati ed eventualmente la prescrizione di una terapia.
In ogni caso, ricorda che lo stile di vita e l’alimentazione sono fattori estremamente importanti per preservare la salute del sistema cardiocircolatorio. Un protocollo alimentare mirato, associato eventualmente a una terapia farmacologica, se prescritta da uno specialista, è in grado di ridurre il rischio dell’insorgenza di eventi cardiovascolari maggiori, andando ad agire in maniera diretta sulle alterazioni metaboliche che sono alla base della patologia.

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Vuoi sapere come prevenire il rischio mediante l’alimentazione?

Rivolgiti al centro in cui hai fatto il test e attiva il tuo percorso nutrizionale mediante Telenutrizione, la piattaforma di telemedicina che ti metterà in contatto diretto con i servizi medici e gli specialisti della nutrizione Natrix.

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Ripetizione del test

Ti consigliamo di ripetere il test dopo 6 mesi se:

  • I valori non sono soddisfacenti;
  • Hai iniziato una terapia farmacologica prescritta dal tuo medico;
  • Hai modificato il tuo stile di vita.

Ti consigliamo di ripetere il test dopo 12 mesi se:

  • I valori sono corretti e vuoi fare della prevenzione uno stile di vita;
  • Vuoi controllare l’efficacia di una terapia farmacologica.

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Bibliografia

  • Zebrack JS, Anderson JL, Maycock CA, et al.: Usefulness of highsensitivity C-reactive protein in predicting long-term risk of death or acute myocardial infarction in patients with unstable or stable angina pectoris or acute myocardial infarction. Am J Cardiol 2002; 89: 145–149.
  • Dahlen GH, Guyton JR, Attar M, Farmer JA, Kautz JA, Gotto AM: Association of levels of lipoprotein Lp(a), plasma lipids, and other lipoproteins with coronary artery disease documented by angiography. Circulation 1986; 74: 758-65.
  • De Lorgeril M, Renaud S, Mamelle N, et al.: Mediterranean alpha-linolenic acid-rich diet in secondary prevention of coronary heart disease. Lancet 1994; 343: 1454-59.
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